Droga test, quando deve effettuarlo il medico del lavoro

L’utilizzo di sostanze stupefacenti sul luogo di lavoro non solo è illegale ma molte volte può risultare estremamente pericoloso. Ci sono determinate professioni incompatibili con persone che assumono sostanze di vario genere e magari soffrono anche di tossicodipendenza. Ecco perché da ormai qualche anno nel lavoro è stato introdotta l’obbligatorietà del droga test. Risulta fondamentale distinguere le diverse tipologie di test e rendersi conto che sono davvero molti e differenti in base alla funzione che devono svolgere e quindi alla sostanza che devono rintracciare nell’organismo. I droga test sono ormai degli strumenti fondamentali per fare in modo che il medico del lavoro possa individuare eventuali lavoratori sotto effetto di sostanze. Ma esattamente quando è previsto e per quali mansioni?

I lavori che prevedono il Droga test

L’obbiettivo dei test antidroga è quello di individuare sostanze stupefacenti in persone che ricoprono ruoli o mansioni che prevedano un determinato livello di pericolo. Ecco perché l’utilizzo di determinate sostanze sarebbe estremamente preoccupante nello svolgimento di lavori già complessi e pericolosi di per sé. Per questo sono diverse le mansioni che prevedono obbligatoriamente per legge il test droga test per i propri lavoratori: Autisti e mulettisti con patentino, lavoratori in spazi confinanti (pozzi, camini, fognature…), lavoratori in quota, forze armate, controllori di volo; insomma le professioni sottoposte a test antidroga sono molte e tutte quante prevedono più o meno rischio per l’operatore che ci lavora e, al tempo stesso, anche per le persone che possono essere messe in pericolo con comportamenti errati causati dalle sostanze.

Quali tipologie ci sono e come funziona?

Come già detto esistono diverse tipologie di droga test medicina del lavoro. Le differenze nascono dalla sostanza che vanno a ricercare (che sia marijuana, cocaina, alcool o altro) e dalla modalità. Uno dei più utilizzati è sicuramente il test delle urine. Quest’ultimo è molto utile perché con una sola analisi può essere verificata la presenza di diverse droghe ricercando l’anticorpo specifico. Questo è un test molto attendibile che può rilevare tracce di sostanze stupefacenti assunte fino a 30 giorni prima del test. Inoltre è fondamentale che durante la raccolta del campione di urine sia presente anche il medico per evitare uno scambio di campioni, cosa non così scontata, purtroppo. Vi sono poi i droga test salivari che, a differenza di quelli delle urine, però, rilevano le sostanze stupefacenti assunte nelle 24/48 ore precedenti.

Un dubbio che ci si pone spesso, inoltre, è se il lavoratore abbia diritto a rifiutare di fare il test. Il dipendente ha l’obbligo per legge di fare il droga test e il rifiuto a compierlo porta a gravi conseguenze, con il rischio dell’arresto fino a 15 giorni, insieme ad una sanzione pecuniaria che varia da 103 euro a 309 euro, oltre ovviamente al rischio licenziamento. Insomma, il test antidroga non è solo un obbligo di legge ma anche un obbligo morale per limitare i rischi che si possono trovare sul posto di lavoro nello svolgimento delle mansioni più pericolose.

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